Concerto di chitarra flamenca
Gracias a Alan Diaz,
sin el que ningún sueño habría sido posible.
Gracias por su paciencia,
su ayuda y su enorme duende.
Con toda mi amistad.
fran de la frontera
Arte complessa, il Flamenco sorge verso la fine del diciottesimo secolo in Andalusia, la regione più meridionale della Spagna. Mezzo di espressione delle classi subalterne ed in particolare dei gitani andalusi, all'interno delle cui comunità di fatto viene alla luce, il Flamenco mostra un insieme estremamente variegato di influenze culturali, operando una sintesi di elementi diversi, ereditati da un lato dal patrimonio musicale autoctono andaluso (a sua volta straordinario mélange di civiltà diverse, tra le quali quelle ebraica, cristiana, bizantina, musulmana e moresca) e dall'altro dalla tradizione culturale gitana, di matrice indo-pakistana (i gitani, giunti in Spagna nel quindicesimo secolo, provenivano, infatti, dall'India del Nord).
La musica, come è tipico di una tradizione che si è trasmessa per via orale, non è, per lo più, attribuibile ad autori precisi, ma è piuttosto il prodotto di una collettività anonima alla cui definizione contribuisce ciascun artista attraverso la propria personale ed irripetibile interpretazione.
Fran de la Frontera, nato nel 75, è l'ultimo figlio di rifugiati anarchici spagnoli del '36, andalusi di Jerez fuggiti dal franchismo attraverso le Pirenei.
Da allora, è cresciuto nella citta gitana di Perpinyà, Francia, dove ha imparato il flamenco suonando per le strade del barrio San Jaume. Vive oggi a Jerez, Spagna.
In concerto, Fran de la Frontera ripropone le bulerias, allegrias, tientos, sevillanas e soleas flamenca della sua adolescenza, ereditate dal nonno Miguel.
Il suo duende semplice ed efficace lo ha portato da Cadice fino a Vladivostok, dalla Corea agli Stati Uniti, passando per India, Asia Centrale, ed Africa del Norde.
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